sottoilsole
una mansarda su piazza dei segni

Il falò delle vanità

Ne parlavo stamattina davanti la biblioteca, domani è il 500 e rottesimo anniversario del falò delle vanità, del rogo in piazza organizzato dal Savonarola per distruggere col fuoco quanti più possibili oggetti di culto della personalità, o comunque peccaminosi. I libri spesso sono stati oggetto di un trattamento simile, anche se credo (lo dicevo al mio interlocutore) che nessun fuoco possa incenerire idee o stili di vita. Una sola volta ho gettato nel fuoco un libro, ma era probabilmente un gesto legato ad un particolare stato emotivo che non riguardava il contenuto del testo, benché dopo circa settanta pagine avevo deciso che non valevala pena di proseguire.  In casi analoghi ho sempre e solo abbandonato la lettura, quella volta invece il fastidio che ho provato leggendo si è concretizzato nel gesto inceneritore. Era “la pianista” messo da me al rogo in anni non sospetti, l’autrice infatti era ancora una quasi sconosciuta. Confermo ancora l’opinione che il fuoco serve ad altri scopi non a quello di purificare il mondo da oggetti peccaminosi e non gradisco la figura di Savonarola, ma qualche volta confesso non mi dispiacerebbe, distrattamente, lanciare una molotov su qualcuno.

Le coincidenze della storia fanno segnare sul calendario di domani anche il compleanno di Vasco Rossi.

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